Det­ta­glio del pro­get­to ed. 2016

com­­ple­s­­so-par­­ro­c­­chia­­le-maria-imma­­co­­la­­ta / Base51 Architettura

Pro­get­ti­sta  Mario Caruso
Loca­tion  Peda­ra — CT
Desi­gn Team  

Arch. Mario Caru­so — Progettista
Arch. Fran­ce­sco Agne­se — Collaboratore
Arch. Eleo­no­ra Bonan­no — Collaboratore

Anno  2015
Cre­di­ti Fotografici  

Tut­te le foto: © Mario Caru­so — 2016

Foto ester­ni:

Descri­zio­ne del progetto

Luce e spa­zio, sacra­li­tà e preghiera.
Ambien­ta­to in un ter­ri­to­rio in ori­gi­ne pre­zio­so, defi­ni­to da splen­di­de luci e net­te atmo­sfe­re, defor­ma­to nel tem­po da inte­res­si insen­si­bi­le, il com­ples­so par­roc­chia­le è situa­to nel­la peri­fe­ria meri­dio­na­le di Peda­ra, pic­co­lo cen­tro del­la fascia pede­mon­ta­na dell’Etna.
L’area di inter­ven­to, indi­vi­dua­ta dal­lo stru­men­to urba­ni­sti­co in uno spa­zio qua­si di risul­ta, assu­me la for­ma di un tra­pe­zio fusi­for­me allun­ga­to, con il pia­no di cam­pa­gna sot­to­mes­so rispet­to alle prin­ci­pa­li stra­de adia­cen­ti, ad inten­so traf­fi­co veicolare.
Il pro­get­to si è svi­lup­pa­to con la volon­tà di defi­ni­re uno spa­zio urba­no, in cui la sua per­ce­zio­ne, con la pre­sen­za defi­ni­ta ma sere­na degli edi­fi­ci che lo deter­mi­na­no, costi­tuis­se un uni­cum dina­mi­co e al con­tem­po inclu­si­vo ed accogliente.
Lo stu­dio del­la luce, del­le pro­spet­ti­ve, dei per­cor­si e dei pun­ti noda­li di per­ce­zio­ne ha por­ta­to alla defi­ni­zio­ne di volu­me­trie ste­reo­me­tri­che asciut­te, tese ad inqua­dra­re e ri-ordi­­na­­re quel­lo spa­zio inde­ter­mi­na­to, a segna­re rego­la dove rego­la non c’è.
L’aula litur­gi­ca, luo­go pen­sa­to per la pre­ghie­ra e per la litur­gia, è con­fi­gu­ra­ta, anche in ragio­ne del­la miglio­re frui­zio­ne del­la Paro­la, attra­ver­so sem­pli­ci pia­ni, giu­stap­po­sti e com­po­sti a costi­tui­re un’aula in cui la dire­zio­na­li­tà e la defi­ni­zio­ne dei fuo­chi di atten­zio­ne ven­go­no deter­mi­na­ti dal­la posi­zio­ne reci­pro­ca e sequen­zia­le degli ele­men­ti piut­to­sto che dal­la pre­di­le­zio­ne geo­me­tri­ca per l’assialità.
Come la vita, tut­to è ordi­na­to ma pure tut­to muta in ragio­ne dell’attimo e del­la posi­zio­ne nel­lo spa­zio, le rela­zio­ni si per­ce­pi­sco­no in ragio­ne del loro divenire.
I mate­ria­li uti­liz­za­ti, con il loro cer­ca­to con­tra­sto, a rap­pre­sen­ta­re i momen­ti del­la vita e del­la fede, sog­giac­cio­no alla luce, che sola da loro for­ma e sostan­za, al suo costan­te muta­re e per­pe­trar­si, pre­sen­za eter­na che le tene­bre non pos­so­no annullare.
Al pari del­le nostre ani­me, nell’andirivieni del­le sta­gio­ni del­la vita, nell’immensità del­la luce del Creatore.

Rela­zio­ne illu­stra­ti­va del progetto
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Foto inter­ni

Dise­gni tecnici

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