ARCHINGEGNO – CHIESA BEATA VERGINE MARIA
Designer | Carlo Ferrari | |
Location | Via Taormina, 24, 37138, Verona, Italia | |
Design Team |
Progetto Collaboratori Direzione Lavori Opere iconografiche Liturgista RUP |
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Anno | 2018 | |
Photo credits |
Maurizio Marcato |
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Foto esterni
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Descrizione del progetto
La nuova chiesa fa pensare a rinnovate e più umane possibilità di vita urbana. Borgo Nuovo è stato per decenni il quartiere problematico di Verona, con situazioni di grande disagio e degrado. Oggi sta vivendo un processo di sviluppo; ci sono grandi condomini e nuovi blocchi di edilizia popolare, ma soprattutto una comunità che trova nella nuova chiesa con centro parrocchiale adeguati ambienti per il culto e le attività sociali ed educative. La sfida era leggere l’anima di un luogo così particolare, creare un rifugio spirituale, in sintonia con lo spirito autentico del quartiere e rispondere alla richiesta del recupero di elementi – rosone, organo, campane, immagini sacre – della chiesa che c’era prima, per dare alla nuova una prospettiva storica e alla comunità un riferimento identitario. La pietra d’angolo è il campanile, ha forma semplice e sobria, con estetica quasi monastica, posto nel luogo più importante del quartiere ad omaggiare Angelo dall’Oca Bianca, artista filantropo e fondatore dello stesso quartiere realizzato negli anni ’30 per dare rifugio ai poveri della città , che si trova sepolto proprio di fronte. Dal campanile si snoda il corpo dell’aula liturgica, volutamente alto, proporzionato alla nuova urbanità , che culmina nel lucernario della zona presbiteriale. La facciata presenta quinte di diversa profondità ad accompagnare il visitatore all’interno. Morbide superfici e il guscio ligneo interno danno corpo ad un nucleo avvolgente sia in pianta che in alzato, impostato su una pianta a campana in cui l’incurvamento della zona presbiteriale ne rallenta l’impostazione longitudinale. Lo spazio è pensato, non solo per una visione estetica statica, ma per un’azione dinamica conforme alla natura dell’evento salvifico celebrato nella liturgia. La direzione sull’asse est-ovest – piazza/altare – e resa netta e riconoscibile soprattutto in alzato, mentre sul piano e ibridata con l’asse opposto nord-sud, sul quale e impostato il percorso che va dall’ingresso dal centro parrocchiale al fonte battesimale. La luce è utilizzata come materiale da costruzione, analogamente al cemento, alla pietra e al legno, creando un’atmosfera atemporale. La percezione interna è di uno spazio liturgico continuo, il cui orientamento è dato dal diverso peso della luce nei vari ambienti, dove ogni elemento – forme, materiali, colore, iconografia – è perfettamente integrato.
Relazione illustrativa del progetto
Scarica la relazione
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Disegni tecnici
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