Det­ta­glio del pro­get­to ed. 2020

PBEB PAO­LO BEL­LO­NI ARCHI­TET­TI – CEN­TRO PARROCCHIALE

Desi­gner Pao­lo Belloni
Loca­tion Via Man­zo­ni, 24050, Caver­na­go (BG), ITALIA
Desi­gn Team

Arch. Pao­lo Belloni
Arch. Ste­fa­no Rolla

Anno 2019
Pho­to credits

Tut­te le foto­gra­fie sono sta­te rea­liz­za­te da Filip­po Romano

Foto ester­ni

Descri­zio­ne del progetto

Il cen­tro ospi­ta la nuo­va Chie­sa, l’oratorio e la casa par­roc­chia­le. “L’ab­brac­cio” è il rife­ri­men­to che defi­ni­sce la strut­tu­ra ele­men­ta­re del­lo spa­zio e il ruo­lo del nuo­vo cen­tro pasto­ra­le, qua­le luo­go di aggre­ga­zio­ne, di inclu­sio­ne, aper­to a tutti.
Un luo­go sacro non deve teme­re il tem­po. Il lavo­ro si con­cen­tra sul­la mate­ria, sul­l’os­sa­tu­ra e sul­la soli­di­tà, in con­tra­sto ad un con­te­sto che ci immer­ge nel­l’ef­fi­me­ro, nel tem­po­ra­neo. Il tema del recin­to per­met­te di cuci­re fun­zio­ni mol­to distin­te in un uni­cum archi­tet­to­ni­co rico­no­sci­bi­le nel territorio.
Lo spa­zio inter­no del­la chie­sa coniu­ga l’impostazione assia­le tra­di­zio­na­le con una spa­zia­li­tà più “cen­tra­le”. L’ingresso è late­ra­le e obbli­ga ad un movi­men­to di rota­zio­ne del­lo sguar­do in un cre­scen­do di pro­spet­ti­ve e fino al fon­da­le che si sol­le­va con una pare­te lascian­do intrav­ve­de­re il “chio­stro” che carat­te­riz­za il fon­do visi­vo del presbiterio.
L’al­ta­re è un paral­le­le­pi­pe­do “radi­ca­to” diret­ta­men­te nel ter­re­no. Il fon­te bat­te­si­ma­le cer­ca una rela­zio­ne tra ter­ra e cie­lo. L’ambone è sospe­so ver­so l’as­sem­blea. L’Ar­chi­tet­tu­ra si arric­chi­sce con le ope­re del­l’ar­ti­sta Gian­ric­car­do Pic­co­li. L’in­te­ro com­ples­so è rea­liz­za­to con cemen­to arma­to a vista oppor­tu­na­men­te cro­ma­tiz­za­to e tex­tu­riz­za­to per per­met­te­re la resti­tu­zio­ne di una super­fi­cie cal­da in gra­do di rea­gi­re con la luce natu­ra­le. Il colo­re di rife­ri­men­to è quel­lo del­la ter­ra ara­ta asciu­ga­ta dai rag­gi del sole. Un’unica mate­ria, un uni­co colo­re e nel­la sobrie­tà dei segni risie­de la ricer­ca di una più ampia veri­tà costrut­ti­va. In un uni­co mate­ria­le sono sta­te risol­te le fun­zio­ni prin­ci­pa­li: strut­tu­ra, iso­la­men­to, finitura.
Il rife­ri­men­to prin­ci­pa­le è quel­lo del­la tra­di­zio­ne roma­ni­ca nel­la qua­le le chie­se era­no carat­te­riz­za­ti da asso­lu­ta con­ti­nui­tà tra inter­no ed ester­no, pare­ti, pavi­men­to e coper­tu­ra, edi­fi­ci mas­si­vi, sem­pli­ci ma for­ti pro­prio per­ché essen­zia­li e per que­sto moti­vo for­te­men­te inte­gra­ti nel pae­sag­gio a resti­tui­re quel­l’im­ma­gi­ne di uni­cum architettonico.

Rela­zio­ne illu­stra­ti­va del progetto
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Foto inter­ni

Dise­gni tecnici

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