Det­ta­glio del pro­get­to ed. 2020

DE LUCA MARIO – CHIE­SA IMMA­CO­LA­TA CONCEZIONE

Desi­gner Mario De Luca
Loca­tion Mon­tic­chio Sgar­ro­ni, snc, 85028, Rio­ne­ro in Vul­tu­re, Italia
Desi­gn Team

Arch. Mario De Luca

Anno 2019
Pho­to credits

Ester­ni:
Foto 1- Mario De Luca
Foto 2 — Ade­le Fuschetto
Foto 3 — Mario De Luca
Foto 4 — Ade­le Fuschetto
Foto 5 — Ade­le Fuschetto
Interni:
Foto 1- Ade­le Fuschetto
Foto 2 — Ade­le Fuschetto
Foto 3 — Ade­le Fuschetto
Foto 4 — Ade­le Fuschetto
Foto 5 — Ade­le Fuschetto

Foto ester­ni

Descri­zio­ne del progetto

Con­te­sto urba­ni­sti­co e demo­gra­fi­co, ambien­te, sto­ria e natura.

Mon­tic­chio Sgar­ro­ni è una pic­co­la fra­zio­ne situa­ta alle pen­di­ci ove­st del Mon­te Vùl­tu­re, un anti­co vul­ca­no spen­to del nord Basi­li­ca­ta (Ita­lia). La nuo­va chie­sa dedi­ca­ta all’Immacolata Con­ce­zio­ne si tro­va in un’area che fu ogget­to, a fine ‘800, di un pio­nie­ri­sti­co espe­ri­men­to di inse­dia­men­to rura­le volu­to da mar­chi­gia­ni ori­gi­na­ri di Anco­na e pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio per aver par­te­ci­pa­to alla costru­zio­ne del­la fer­ro­via lun­go il fiu­me Ofan­to. Nel 1892 la Socie­tà Lana­ri det­te ini­zio ad un’o­pe­ra di colo­niz­za­zio­ne, popo­lan­do inten­sa­men­te la zona e costruen­do una chie­sa nel­la vici­na Mon­tic­chio Bagni, poi­ché i colo­ni mar­chi­gia­ni si rifiu­ta­va­no di tra­sfe­rir­si in una zona tan­to ina­bi­ta­ta da non ave­re un luo­go dove pre­ga­re e poter rice­ve­re i sacra­men­ti. Nel 1903 la Socie­tà mar­chi­gia­na si divi­se e la fra­zio­ne rima­se sen­za edi­fi­cio di cul­to e, per rime­dia­re a tale caren­za, ven­ne costrui­ta una pic­co­la edi­co­la. Gli agri­col­to­ri di Sgar­ro­ni non han­no mai avu­to una vera chie­sa: si cele­bra­va o all’aperto dinan­zi all’edicola o, nei perio­di inver­na­li, in un magaz­zi­no azien­da­le. Dopo il ter­re­mo­to del 1980 l’edicola ha cedu­to il posto ad un con­tai­ner di allu­mi­nio che, ha garan­ti­to, fino al 2019, un luo­go coper­to per la cele­bra­zio­ne dell’eucarestia.
Le ridot­te dimen­sio­ne del lot­to, le carat­te­ri­sti­che oro­gra­fi­che e, soprat­tut­to, le esi­gen­ze pasto­ra­li, ci han­no indi­riz­za­to ver­so una solu­zio­ne pro­get­tua­le che, oltre ad ottem­pe­ra­re alle neces­si­tà del­la comu­ni­tà, fos­se pro­iet­ta­ta ad acco­glie­re pic­co­li grup­pi di turi­sti pel­le­gri­ni lun­go le vie del cul­to maria­no e micaelico.

Aspet­ti archi­tet­to­ni­ci e ambientali

L’organizzazione pla­ni­me­tri­ca si appog­gia alla sago­ma ret­tan­go­la­re del lot­to, all’orografia del ter­re­no ed alla esposizione/soleggiamento. Quest’ultimo ele­men­to ha assun­to una fon­da­men­ta­le rile­van­za nell’articolazione dell’involucro, nel­la strut­tu­ra­zio­ne a tagli ver­ti­ca­li del­la mas­sa mura­ria, in par­ti­co­la­re del­la chie­sa, nel­la pos­si­bi­li­tà di “cat­tu­ra­re” ed “inon­da­re” l’aula con la luce natu­ra­le nel­le diver­se sta­gio­ni ed ore del­la gior­na­ta. Altro ele­men­to ispi­ra­to­re è sta­to il pae­sag­gio che si “apre” intor­no al lot­to e che ha come cor­ni­ce ad Est le vet­te del Vul­tu­re, a Nord-Ove­­st la val­le dell’Ofanto e a Sud-Ove­­st le col­li­ne e cam­pa­gne che degra­da­no ver­so valle.

Rela­zio­ne illu­stra­ti­va del progetto
Sca­ri­ca la relazione

Foto inter­ni

Dise­gni tecnici

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