Det­ta­glio del pro­get­to ed. 2020

RIVA UMBER­TO – CEN­TRO PAR­ROC­CHIA­LE SAN CORBINIANO

Desi­gner Arch. Gio­van­ni Drugman
Loca­tion Via Erman­no Wolf Fer­ra­ri snc, XIII Muni­ci­pio. Roma
Desi­gn Team

Arch. Umber­to Riva con Arch.tti. Gio­van­ni Drug­man, Miche­le Piz­zi­na­to, Emi­lio Scarano

Anno 2011
Pho­to credits

Arch. Moni­ca Man­fre­di, Arch. Car­lo Pietrucci

Foto ester­ni

Descri­zio­ne del progetto

La chie­sa di San Cor­bi­nia­no sor­ge nell’ Infer­net­to, un quar­tie­re di espan­sio­ne urba­ni­sti­ca lun­go la Cri­sto­fo­ro Colom­bo, tra Roma e Ostia; un nucleo abi­ta­ti­vo che man­ca di una strut­tu­ra urba­na, in cui pre­va­le la tipo­lo­gia del­la vil­let­ta a schie­ra mono o bi-fami­­glia­­re sal­vo poche ecce­zio­ni di con­do­mi­ni alti non più di sei piani.
In un con­te­sto pri­vo di un epi­so­dio archi­tet­to­ni­co gene­ra­to­re, si è par­ti­ti dal pre­sup­po­sto di dare vita ad un fat­to urba­no che strut­tu­ras­se que­sto spa­zio indif­fe­ren­zia­to attra­ver­so la defi­ni­zio­ne di defi­nis­se una idea di piazza.
Nel pro­get­to archi­tet­to­ni­co è sta­ta data rile­van­za al sagra­to, un pia­no trian­go­la­re incli­na­to il cui lato lun­go di 138m è orien­ta­to paral­le­la­men­te a via Wolf Fer­ra­ri, in leg­ge­ra sali­ta e con­ver­gen­te ver­so l’in­gres­so prin­ci­pa­le del­la chie­sa a quo­ta +1m rispet­to alla stra­da. L’in­cli­na­zio­ne ha la fun­zio­ne di far emer­ge­re que­sto spa­zio rispet­to ad un pae­sag­gio mol­to oriz­zon­ta­le e di ren­der­lo un epi­so­dio, un luo­go di incon­tro che in fase pro­get­tua­le era libe­ro da recin­zio­ni, richie­ste in un secon­do momento.
Le varie mor­fo­lo­gie dei cor­pi di fab­bri­ca che com­pon­go­no il complesso,si con­clu­do­no sui muri peri­me­tra­li, un con­fi­ne tra il sagra­to ed i luo­ghi di cul­to e ricrea­zio­ne; un muro net­to e con­ti­nuo che ha la fun­zio­ne di bor­do, scan­di­to da vuo­ti che defi­ni­sco­no le aperture.
Il por­ti­co di ingres­so è il pun­to car­di­na­le dal qua­le si sno­da­no i per­cor­si diret­ti sia ver­so gli spa­zi inter­ni dell’ aula litur­gi­ca e del­le ope­re, che ver­so il sagra­to ed il giardino.
Il fron­te prin­ci­pa­le del­l’au­la litur­gi­ca è segna­to da una gran­de cro­ce vetra­ta, un sim­bo­lo che met­te in rela­zio­ne inter­no ed esterno.
Il volu­me del­l’au­la è com­po­sto da una pian­ta di for­ma tra­pe­zoi­da­le il cui peri­me­tro è segna­to da una serie di epi­so­di orga­ni­ci al culto.
All’in­ter­no del­l’au­la si tro­va­no aper­tu­re natu­ra­li di diver­sa for­ma ed orien­ta­men­to che insie­me alla cro­ce e all’ab­si­de di pian­ta trian­go­la­re posta a con­clu­sio­ne del lato mag­gio­re del tra­pe­zio, fan­no del­la luce nel­le sue varie espo­si­zio­ni un ele­men­to signi­fi­ca­ti­vo del­la qua­li­tà spa­zia­le dell’aula.
All’e­ster­no lun­go il pro­fi­lo del­la mura­tu­ra di bor­do ver­so il sagra­to, emer­go­no gli uni­ci ele­men­ti cro­ma­ti­ci dif­fe­ren­ti dal­la mono­cro­mia di mura­tu­re e ser­ra­men­ti, costi­tui­ti dal­l’ab­si­de e dal cam­pa­ni­le rive­sti­ti in piombo.
Il fron­te del com­ples­so par­roc­chia­le si apre inve­ce sul lato oppo­sto al sagra­to ver­so uno spa­zio ricrea­ti­vo che comu­ni­ca con la chie­sa attra­ver­so una serie di per­cor­si e ram­pe. Con­giun­to con l’au­la par­roc­chia­le e ad essa adia­cen­te è il volu­me a due pia­ni del­la zona resi­den­zia­le dei prelati.
Le super­fi­ci del­le pare­ti inter­ne ed ester­ne sono fini­te ad into­na­co, i ser­ra­men­ti sono gene­ral­men­te rea­liz­za­ti in pro­fi­la­ti di allu­mi­nio, men­tre quel­li dell’atrio sono in legno si rovere
L’a­trio e l’au­la sono pavi­men­ta­ti in lastre di pepe­ri­no , le aule di stu­dio in grès. Il sagra­to è rea­liz­za­to in bat­tu­to di cemen­to stag­gia­to divi­so in cam­pi da pro­fi­li in peperino.
Gli arre­di sacri. ambo­ne, cro­ce­fis­so e fon­te bat­te­si­ma­le sono ope­ra del­lo scul­to­re Don Bat­ti­sta Marello.

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Foto inter­ni

Dise­gni tecnici

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