complesso-parrocchiale-di-santa-chiara / Italia
Progettista | Carlo Atzeni | |
Location | via Cagliari — via Regina Elena, sn, 09090, Sini (OR), Italia | |
Nazione | Italia | |
Design Team |
Carlo Atzeni Maurizio Manias Silvia Mocci |
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Anno | 2021 | |
Crediti Fotografici |
Santa Chiara Sini esterna 01 — ©studiovetroblu.jpg: Studio Vetroblu |
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Foto esterni
Descrizione del progetto
Il progetto per la chiesa di Santa Chiara a Sini, un piccolo abitato dell’interno sardo, costituisce l’occasione per riscrivere una porzione di tessuto del centro storico, con un approccio processuale che ricerca nella lunga durata e nella continuità di luogo i paradigmi per interpretare le trame della tradizione e rinnovare nessi di senso con la comunità.
Il carattere introverso dello spazio proprio dei tessuti di case a corte, l’essenzialità compositiva e il ricorso alla sintesi materica sono i principi che vengono mutuati dalla cultura del costruire di questi luoghi per concepire una nuova architettura che intende radicarsi nel sito e integrarsi con il dejà-là; muri, recinti, patii sono solo alcuni degli elementi tipologici e lessicali a cui il progetto ricorre come strumenti operativi e dialogici con il contesto.
Il nuovo edificio è esito di un progetto di suolo che accoglie la complessità topografica del sito come materiale proprio e di conseguenza l’articolazione in sezione, oltreché planimetrica, costituisce un aspetto di particolare attenzione: i pieni e i vuoti si alternano secondo una matrice orizzontale di controllo degli spazi e dei volumi che mettono in relazione la chiesa, i locali ministeriali e gli spazi aperti.
Il volume massivo e scultoreo dell’aula liturgica, di calcestruzzo bianco, si staglia sul sagrato posandosi sulla piastra di base dei locali ministeriali con proporzione aurea. Questo volume, scavato sulla testata di ingresso, diventa elemento complesso attraverso la tettonica della copertura lignea che introduce un ritmo strutturale nella quinta facciata, trasformando il tetto in un dispositivo di controllo della luce e di gerarchizzazione dello spazio interno senza dividerlo fisicamente.
La copertura spessa, la luce zenitale e la circolazione introducono la quarta dimensione nell’edificio, accogliendo la variabile temporale accanto alle coordinate spaziali più usuali e offrendo ai fedeli uno spazio estatico e sacrale.
Relazione illustrativa del progetto
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Disegni tecnici