nuovo-complesso-parrocchiale-ss-giuseppe-da-copertino-e-pio-da-pietrelcina / Italia
Progettista | ARCH. GIANLUIGI RUSSO | |
Location | VIA BELGIO, 73042, CASARANO, ITALIA | |
Nazione | Italia | |
Design Team |
ARCH. GIANLUIGI RUSSO |
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Anno | 2015 | |
Crediti Fotografici | ||
Foto esterni
Descrizione del progetto
Il nuovo complesso parrocchiale si compone di tre blocchi (locali di ministero e CANONICA – SALONE/TEATRO – CHIESA, con cappella feriale, uffici e sagrestia), il tutto tenuto insieme da un lungo ed ampio corridoio lineare.
L’aula liturgica ha una forma a spirale, con una marcata direzionalità verso l’altare che costituisce il centro generatore di tutta la composizione architettonica. Questa forma denota naturalmente un carattere ascensionale che riporta al simbolo della ricerca della fede e quindi della naturale tensione dell’uomo verso Dio. Questo concetto diventa di lettura evidente grazie alla posizione della trave principale portante e di quella ad essa perpendicolare che vanno a formare una croce.
La croce in questo progetto assume un ruolo fondamentale: il tau visibile all’interno dell’altare, sembra librarsi nella croce argentea sospesa al di sopra di esso, e quasi si incarna all’interno dell’asse della struttura lignea di copertura, la sorregge e diventa segno visibile all’esterno.
Al contrario, la croce visibile all’esterno riporta esattamente al tau nucleo dell’altare da cui si diramano gli assi ordinatori dell’aula liturgica fino ad uscirne fuori, orientando ed organizzando anche gli spazi esterni del sagrato. In questo modo anche l’osservatore più distratto viene riportato idealmente verso l’altare, mensa del sacrificio e del convito pasquale.
La chiesa è ideata a navata unica con gli spazi organizzati in modo da presentare l’immagine dell’Assemblea riunita e consentire una partecipazione dei fedeli organica ed ordinata, oltre che essere funzionale ai fini degli spostamenti durante le varie azioni liturgiche.
Alte vetrate in onice, filtrano all’interno dell’aula una luce unica, calda e avvolgente.
All’aula liturgica si accede attraverso una porta centrale d’ingresso, che rappresenta l’elemento significativo del Cristo “porta” del gregge.
La chiesa è rivolta verso Oriente, nella direzione del sole nascente, come dice lo stesso etimo della parola Oriente, da “orire”, ovvero sorgere. Il sole dunque identifica il Cristo “vero Sole dell’umanità”. La luna, invece, che brilla di luce riflessa e che Origene identificherà con la Chiesa, è segno dell’Antica Alleanza, la quale per dare significato e luce alle sue verità deve guardare a Cristo e alla sua Resurrezione.
“ Sole e luna testimoniano, dunque, che la morte non è l’ultima parola sull’uomo, il cui destino è piuttosto l’eternità. Sole e luna finiranno, il Verbo di Dio, invece, dura in eterno: credere in lui (…) rende partecipi della stessa eternità.” (cfr. articolo Dentro la bellezza, Gloria Riva, Avvenire)
La stella, infine, è simbolo positivo ed allusivo della Vergine, come stella maris.
L’ampio sagrato antistante, permette un raccordo tra l’edificio e lo spazio circostante e in particolare con le vie limitrofe. Esprime il valore della “soglia”, dell’accoglienza e del rinvio. Svolge la sua funzione di tramite e di filtro (non di barriera) nel rapporto con il contesto urbano.
Relazione illustrativa del progetto
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Disegni tecnici