Detail of the project ed. 2020

ATZENI MANIAS MOC­CI SER­RA STU­DIO – COM­P­LESSO PAR­ROC­CHIALE SAN­TA CHIARA

Design­er Mau­r­izio Manias
Loca­tion via Cagliari, s.n., 09090, Sini, Italia
Design Team

Il prog­et­to architet­ton­i­co è cura­to da Mau­r­izio Manias, Sil­via Moc­ci e Car­lo Atzeni da anni impeg­nati sui temi del­l’ar­chitet­tura con­tem­po­ranea in ambiti minori a forte con­no­tazione rurale e nei con­sol­i­dati storici.
MAU­R­IZIO MANIAS è ingeg­nere civile-edile e ha real­iz­za­to oltre 100 opere pub­bliche sul ter­ri­to­rio del­la Marmil­la. E’ esper­to di architet­tura tradizionale, recu­pero del pat­ri­mo­nio stori­co e di piani­fi­cazione par­ti­co­lareg­gia­ta per i cen­tri stori­ci; ha cura­to numerosi prog­et­ti d restau­ro di edi­fi­ci di cul­to nel­la regione stor­i­ca del­la Marmil­la in Sardeg­na. E’ vinci­tore di numerosi con­cor­si di prog­et­tazione fra cui si segnalano:
— I PRE­MIO 2019. Con­cor­so di prog­et­tazione Iscol@ “REAL­IZ­ZAZIONE DI UNA NUO­VA SCUO­LA PRI­MARIA E DELL’INFANZIA A LOIRI” Loiri Por­to San Pao­lo (SS).
— I PRE­MIO 2018. Con­cor­so di prog­et­tazione Iscol@ — Costruzione del­la scuo­la del­l’In­fanzia di Vil­laspe­ciosa (CA) – Sardegna.
— I PRE­MIO 2017. Con­cor­so di prog­et­tazione Iscol@ — Inter­ven­ti di ristrut­turazione e riqual­i­fi­cazione delle strut­ture sco­las­tiche pri­marie e sec­on­darie di pri­mo gra­do nei Comu­ni di Mogoro e Masul­las, nonché riqual­i­fi­cazione e ottimiz­zazione degli spazi del­la scuo­la dell’infanzia del Comune di Gonnos­tra­matza — Unione dei Comu­ni Parte Montis.
— I PRE­MIO 2008. Con­cor­so di prog­et­tazione per l’allestimento del­la Casa del pane di Vil­lau­r­bana (OR). Sardegna.
— II PRE­MIO 2010. Con­cor­so di prog­et­tazione Pre­mio del Pae­sag­gio Regionale Sardeg­na IV edi­zione 2010 (cat­e­go­ria spazi pub­bli­ci per il prog­et­to di Riqual­i­fi­cazione del mar­gine ovest di Gonnos­nò con un sis­tema inte­gra­to di parchi ed edi­fi­ci pubblici).
— I PRE­MIO 2008. Con­cor­so di prog­et­tazione Pre­mio del Pae­sag­gio Regionale Sardeg­na II edi­zione 2008 (cat­e­go­ria case pri­vate per il prog­et­to di Recu­pero del­la ex-ton­­nara di Calaset­ta come casa per vacanze).

SIL­VIA MOC­CI è ingeg­nere edile-architet­­to, architet­to e dot­tore di ricer­ca in Ingeg­ne­r­ia Edile. E’ sta­ta docente di Tec­nolo­gia del­l’Ar­chitet­tura pres­so La Sapien­za di Roma, dal 2017 è docente del­la stes­sa mate­ria pres­so il Dipar­ti­men­to di Architet­tura, Design e Urban­is­ti­ca — DADU Uni­ver­sità degli Stu­di di Sas­sari – ALGHERO.
Per la sua attiv­ità prog­et­tuale è sta­ta pre­mi­a­ta in sedi nazion­ali e inter­nazion­ali. Si segnalano:
— I PRE­MIO 2019. Con­cor­so di prog­et­tazione Iscol@ “REAL­IZ­ZAZIONE DI UNA NUO­VA SCUO­LA PRI­MARIA E DELL’INFANZIA A LOIRI” Loiri Por­to San Pao­lo (SS).
— I PRE­MIO 2018. Con­cor­so di prog­et­tazione Iscol@ — Costruzione del­la scuo­la del­l’In­fanzia di Vil­laspe­ciosa (CA) – Sardegna.
— I PRE­MIO 2017. Con­cor­so di prog­et­tazione Iscol@ — Inter­ven­ti di ristrut­turazione e riqual­i­fi­cazione delle strut­ture sco­las­tiche pri­marie e sec­on­darie di pri­mo gra­do nei Comu­ni di Mogoro e Masul­las, nonché riqual­i­fi­cazione e ottimiz­zazione degli spazi del­la scuo­la dell’infanzia del Comune di Gonnos­tra­matza — Unione dei Comu­ni Parte Montis.
— I PRE­MIO 2016. Con­cor­so inter­naz. di idee EUROPAN 13 St. Polten — Austria.
— II PRE­MIO 2016. Con­cor­so inter­naz. di idee EUROPAN 13 Azen­ha do Mar — Portogallo
— V POS­TO 2014. Con­cor­so di idee per la riqual­i­fi­cazione urbana porzione di Cen­tro Stori­co Comune di Desen­zano del Garda.
— IV POS­TO 2014. Con­cor­so di idee per il Cen­tro Civi­co Comu­nale — Riqual­i­fi­cazione del­l’area urbana cir­costante — Comune di Villacidro
— II PRE­MIO 2010. Con­cor­so di prog­et­tazione Pre­mio del Pae­sag­gio Regionale Sardeg­na IV edi­zione 2010 (cat­e­go­ria spazi pub­bli­ci per il prog­et­to di Riqual­i­fi­cazione del mar­gine ovest di Gonnos­nò con un sis­tema inte­gra­to di parchi ed edi­fi­ci pubblici).
— I PRE­MIO 2009. Con­cor­so inter­nazionale di idee EUROPAN 10 Seilh, Francia.
— I PRE­MIO 2008. Con­cor­so di prog­et­tazione Pre­mio del Pae­sag­gio Regionale Sardeg­na II edi­zione 2008 (cat­e­go­ria case pri­vate per il prog­et­to di Recu­pero del­la ex-ton­­nara di Calaset­ta come casa per vacanze)
— I PRE­MIO 2008. Con­cor­so di prog­et­tazione per l’allestimento del­la Casa del pane di Vil­lau­r­bana (OR). Sardegna
— I PRE­MIO 2007. Con­cor­so inter­naz. EUROPAN 9 Car­bo­nia, Italia
I suoi campi di lavoro pro­fes­sion­ale si incen­tra­no sul­l’edilizia sco­las­ti­ca, sul recu­pero del pat­ri­mo­nio edilizio, sul­l’ar­chitet­tura con­tem­po­ranea in ambiti a forte con­no­tazione rurale. Svolge ricer­ca nei campi del­l’ar­chitet­tura mod­er­na colo­niale del nord-Africa, dei nuovi habi­tat in ambito rurale e del rap­por­to fra architet­tura con­tem­po­ranea e con­testi consolidati.

CAR­LO ATZENI è dot­tore d ricer­ca in Ingeg­ne­r­ia Edile, Pro­fes­sore ordi­nario di Architet­tura Tec­ni­ca, coor­di­na­tore del Cor­so di stu­di in Scien­ze dell’architettura e docente di Prog­et­to e costruzione dell’architettura alla Facoltà di Ingeg­ne­r­ia e Architet­tura dell’Università di Cagliari.
I suoi campi di ricer­ca sono il recu­pero e la riqual­i­fi­cazione dell’architettura tradizionale e rurale del Mediter­ra­neo, l’architettura mod­er­na colo­niale del Nord Africa, l’auto-costruzione in architet­tura, il rap­por­to tra architet­tura con­tem­po­ranea e i con­testi stori­ci con­sol­i­dati. Ha cura­to la serie dei «Man­u­ali del recu­pero dei cen­tri stori­ci del­la Sardeg­na» (Dei, Roma 2008–2009). Tra le sue pub­bli­cazioni si seg­nalano: Prog­et­ti per pae­sag­gi arche­o­logi­ci. La costruzione delle architet­ture (Gange­mi, Roma 2016), Nel­la cit­tà stor­i­ca. Architet­tura con­tem­po­ranea e con­testi con­sol­i­dati fra teo­ria e didat­ti­ca del prog­et­to (Lib­ria, Melfi 2017), Moder­nità resilietne. Espe­rien­ze d’habitat in Alge­ria (con Sil­via Moc­ci, Quodli­bet, Mac­er­a­ta 2018), Sus­tain­able Habi­tat. In the utopia of the com­ple­tion (con Sil­via Moc­ci e Adri­ano Dessì, Recolec­tores Urbanos, Mala­ga 2018).
Ha vin­to numerosi con­cor­si nazion­ali e inter­nazion­ali di architet­tura tra cui si segnalano:
— men­zione d’onore Con­cor­so di prog­et­tazione Pre­mio del Pae­sag­gio Regionale Sardeg­na IV edi­zione 2011 (cat­e­go­ria spazi pub­bli­ci per il prog­et­to di Riqual­i­fi­cazione urbana del cen­tro stori­co di Segariu-Italia)
— I PRE­MIO 2009. Con­cor­so inter­nazionale di idee EUROPAN 10 Seilh, Francia.
— I PRE­MIO 2008. Con­cor­so di prog­et­tazione Pre­mio del Pae­sag­gio Regionale Sardeg­na II edi­zione 2008 (cat­e­go­ria case pri­vate per il prog­et­to di Recu­pero del­la ex-ton­­nara di Calaset­ta come casa per vacanze)
— I PRE­MIO 2008. Con­cor­so di prog­et­tazione per l’allestimento del­la Casa del pane di Vil­lau­r­bana (OR). Sardegna
— I PRE­MIO 2007. Con­cor­so inter­naz. EUROPAN 9 Car­bo­nia, Italia
Ha inseg­na­to e tenu­to con­feren­ze in numerose uni­ver­sità europee, africane e amer­i­cane tra cui Tolosa, Mala­ga, Siviglia, Bar­cel­lona, Roma, Napoli, Pavia, Por­to, Cabo Verde, Mar­rakech, Algeri, Saint Louis (USA), Sal­vador de Bahia (Brasile), San­ti­a­go del Cile, La Rio­ja (Argenti­na).

Manias, Moc­ci e Atzeni sono anche prog­et­tisti del nuo­vo com­p­lesso par­roc­chiale di Nos­tra Sig­no­ra di Ban­nari a Vil­la Verde (OR), attual­mente in cor­so di ultimazione.

Year 2016
Pho­to credits

tute le foto sono di Ste­fano Ferrando

Pho­to external

Project descrip­tion

Il com­p­lesso par­roc­chiale di San­ta Chiara a Sini si fon­da su un prog­et­to di suo­lo che lavo­ra sul­la strati­grafia del ter­reno e di con­seguen­za sull’articolazione in sezione, oltreché plani­met­ri­ca, dell’edificio: i pieni e i vuoti si alter­nano sec­on­do una matrice oriz­zon­tale di con­trol­lo degli spazi e dei volu­mi che met­tono in relazione la chiesa, i locali min­is­te­ri­ali e gli spazi aper­ti, risol­ven­do la topografia del sito forte­mente declive con una pias­tra porosa di altez­za costante parzial­mente controterra.
In quest’ottica si è fat­to ricor­so ai prin­cipi stori­ci di radica­men­to e ges­tione del suo­lo in pen­den­za del­la sostruzione muraria, del con­teni­men­to attra­ver­so set­ti, del­lo sca­vo in pro­fon­dità dei volu­mi com­pat­ti per mez­zo dei patii, come regole inse­dia­tive di un edi­fi­cio a forte carat­tere stereotomico.
Un grande vol­ume astrat­to, mas­si­vo e scul­tureo, di cal­ces­truz­zo bian­co a vista, si staglia sul piano del sagra­to posan­dosi sul­la pias­tra di base con pro­porzione 1x1x3 (10x10x30m) e con­te­nen­do l’aula litur­gi­ca. Questo vol­ume, sca­v­a­to sul­la tes­ta­ta di ingres­so sec­on­do le regole del­la sezione aurea, diven­ta ele­men­to com­p­lesso attra­ver­so la tet­ton­i­ca del­la cop­er­tu­ra lignea che intro­duce un rit­mo strut­turale nel­la quin­ta fac­cia­ta, trasfor­man­do il tet­to in un dis­pos­i­ti­vo di con­trol­lo del­la luce e di ger­ar­chiz­zazione del­lo spazio inter­no sen­za divider­lo fisi­ca­mente. Il prog­et­to intende, come Francesco Venezia ci ricor­da, porre in relazione for­ma, spazio e luce accoglien­do il muta­men­to del tem­po attra­ver­so la geome­tria. L’impianto plani­met­ri­co degli spazi litur­gi­ci rical­ca lo schema del­la croce lati­na, con l’aula a svilup­po lin­eare che ter­mi­na nel pres­bi­te­rio e due cap­pelle lat­er­ali — i brac­ci del transet­to — che ospi­tano il taber­na­co­lo, il coro, il bat­tis­tero e la penitenzieria.
La com­po­sizione vol­u­met­ri­ca del­la cop­er­tu­ra e di con­seguen­za del sis­tema di ingres­so del­la luce zen­i­tale e la cir­co­lazione intro­ducono la quar­ta dimen­sione nell’edificio, con­sen­ten­do di accogliere la vari­abile tem­po­rale accan­to alle coor­di­nate spaziali più usu­ali. Anche in questo caso l’asimmetrizzazione dell’impianto che si appog­gia a un per­cor­so pro­ces­sion­ale lat­erale stig­ma­tiz­za­to da una cor­rispon­dente con­fig­u­razione asim­met­ri­ca del­la cop­er­tu­ra, con­sente un’interpretazione vari­a­ta del­lo schema clas­si­co delle chiesa a pianta ret­tan­go­lare simmetrica.
ll com­p­lesso litur­gi­co accoglie cir­ca 200 fedeli e si arti­co­la su due liv­el­li forte­mente ger­ar­chiz­za­ti dal pro­gram­ma funzionale:
— al piano del sagra­to si tro­va l’aula litur­gi­ca con la sacres­tia sul retro;
— al piano parzial­mente inter­ra­to, nel­la pias­tra, si trovano il salone par- roc­chiale, i locali min­is­te­ri­ali e le aule per il cat­e­chis­mo, spazi intro­ver­si riv­olti ver­so i quat­tro patii interni che con­tribuis­cono a gener­are relazioni di con­ti­nu­ità tra inter­no ed esterno.
L’ingresso all’aula litur­gi­ca avviene attra­ver­so uno spazio di tran­sizione che si con­figu­ra come una sor­ta di atrio por­ti­ca­to, rica­va­to per mez­zo del­lo sca­vo del vol­ume prin­ci­pale e che impone al fedele un per­cor­so di acces­so con un doppio cam­bio di direzione, analoga­mente ad alcune sig­ni­fica­tive espe­rien­ze del nove­cen­to ital­iano (Qua­roni nel­la par­roc­chiale del bor­go La Martel­la, Scarpa e Det­ti nel­la chiesa di San Gio­van­ni Bat­tista di Firen­zuo­la ad esempio).
La relazione tra l’aula e l’esterno, in prossim­ità dell’atrio, è rego­la­ta da una vetra­ta mon­u­men­tale com­pos­ta con uno spar­ti­to defini­to da regole auree, che include il vol­ume lig­neo cavo con la “chi­cane” di acces­so e garan­tisce la con­ti­nu­ità tra aula e sagra­to. Il com­p­lesso è con­cepi­to essen­zial­mente con un solo mate­ri­ale, il cal­ces­truz­zo arma­to bian­co a vista, che rap­p­re­sen­ta la ver­sione con­tem­po­ranea del­la pietra ed esprime il legame qua­si ances­trale tra i luoghi di cul­to e la ter­ra da un lato e la volon­tà di inter­pretare la rego­la di povertà e rin­un­cia di San­ta Chiara, intes­tataria del­la chiesa, attra­ver­so sin­te­si lin­guis­ti­ca e mater­i­ca. Corten e leg­no con­tribuis­cono a esplic­itare gli ele­men­ti fon­da­men­tali del­la chiesa: la torre cam­pa­naria, la croce, l’accesso e alcu­ni ele­men­ti di arredo sacro come la cus­to­dia eucaris­ti­ca, la pala che sostiene il cro­ce­fis­so stori­co e l’interno dell’ambone.
Il mar­mo bian­co di Oro­sei riveste tut­ti i luoghi sac­ri: l’altare, l’ambone, il fonte bat­tes­i­male e la parete in cui è inseri­ta la nic­chia del tabernacolo.

Illus­tra­tive project report
Down­load report

Pho­to internal

Tech­ni­cal drawings

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