Detail of the project ed. 2024

nuo­­va-chiesa-par­roc­chiale-san­­tan­­to­nio-di-pado­­va / Italia

Design­er ARCH. GIAN­LUI­GI RUSSO
Loca­tion VIA BRES­CIA, 73052, PARA­BI­TA (LE), ITALIA
Nation Italia
Design Team

ARCH. GIAN­LUI­GI RUS­SO — Prog­et­tazione architet­ton­i­ca ed opere d’arte (altare, ambone, sede, fonte bat­tes­i­male, tabernacolo)
VITO RUS­SO — Cro­ci­fis­so e Via Crucis
ING. EMIL­IANO ZAM­PIRONI — Strutture
ING. GIOR­GIO ROC­CO DE MARI­NIS — Direzione lavori
CPS INGEG­NERI — Impianti
GEOL. MAR­CEL­LO DE DONATIS — Geologia

Year 2017
Pho­to credits

Pho­to external

Project descrip­tion

Il prob­le­ma era quel­lo di prog­ettare una nuo­va chiesa, più ampia e accogliente per la comu­nità par­roc­chiale, su un’area di cir­ca 2.500 mq che ospi­ta­va già una chiesa (275 mq), locali di min­is­tero pas­torale (aule 175mq e salone 600 mq) e un cam­po di cal­cet­to in erbet­ta sin­tet­i­ca. Defini­to il prob­le­ma nonchè i lim­i­ti entro i quali oper­are, è sta­to scom­pos­to nelle sue com­po­nen­ti essen­ziali, sco­pren­do tan­ti sot­to­prob­le­mi: il rap­por­to tra la chiesa esistente e la nuo­va chiesa, la con­nes­sione tra i locali di min­is­tero pas­torale esisten­ti e la nuo­va sacres­tia e i nuovi uffi­ci, il salone sem­i­nter­ra­to da adeguare garan­ten­do idonee vie di eso­do e il forte dis­liv­el­lo esistente tra via Bres­cia e via Pio XII (livel­la­to con mate­ri­ale di riem­pi­men­to per la real­iz­zazione del cam­po di cal­cet­to). La soluzione del prob­le­ma gen­erale è sta­ta trova­ta attra­ver­so il coor­di­na­men­to cre­ati­vo delle soluzioni dei sottoproblemi.
La nuo­va chiesa non gira le spalle alla chiesa esistente, ma si pone affi­an­co ad essa affac­cian­dosi sul­la stes­sa stra­da, sen­za can­cel­larne la memo­ria (il vec­chio e il nuo­vo insieme). Viene cre­ato un cor­ri­doio vasar­i­ano di col­lega­men­to al di sopra del salone, in piano con i locali esisten­ti. Il salone viene lib­er­a­to dal ter­rapieno che lo com­prime attra­ver­so la real­iz­zazione di una stra­da inter­na di col­lega­men­to tra via Bres­cia e la via Pio XII, un per­cor­so pedonale sul quale si apri­ran­no i nuovi acces­si e le uscite di sicurez­za. Il sagra­to adeguata­mente soprael­e­va­to ha con­sen­ti­to, sfrut­tan­do il forte dis­liv­el­lo esistente tra via Bres­cia e la via Pio XII, di portare il piano del­la nuo­va aula litur­gi­ca e del­la nuo­va sacres­tia allo stes­so piano delle aule e del­la sacres­tia esisten­ti, men­tre al piano infe­ri­ore è sta­ta rica­va­ta la casa canon­i­ca con acces­so diret­to dal­la via infe­ri­ore. Il vec­chio e il nuo­vo for­mano così un uni­co cor­po in cui tut­ti gli spazi sono col­le­gati tra essi attra­ver­so per­cor­si interni. Infine, sul­la cop­er­tu­ra del salone potran­no in futuro essere real­iz­za­ti dei campi da gio­co per i ragazzi (pallavo­lo, pallacanestro).

La tipolo­gia architet­ton­i­ca del­la chiesa ha avu­to una evoluzione con­tin­ua nei sec­oli per adeguar­si alle esi­gen­ze del tempo.
Oggi, la grande rifor­ma volu­ta dal Con­cilio Vat­i­cano II e i doc­u­men­ti del­la Con­feren­za Epis­co­pale Ital­iana in mate­ria di edilizia di cul­to (cfr. Nota pas­torale CEI del 1993 “La prog­et­tazione di nuove chiese”) han­no rap­p­re­sen­ta­to il nos­tro pun­to di rifer­i­men­to, insieme ad un’at­ten­ta anal­isi stori­co architet­ton­i­ca, con­dot­ta anche a liv­el­lo locale, al fine di cogliere spun­ti e sug­ges­tioni da tenere pre­sen­ti, sen­za lim­itare la ricer­ca cre­ati­va di nuove soluzioni (si fa cen­no per bre­vità solo alle numerose chiese costru­ite pri­ma e dopo la sec­on­da guer­ra mon­di­ale da Gio­van­ni Muzio a Milano e in Lom­bar­dia e da Rudolf Schwarz in Ger­ma­nia frut­to del sodal­izio con Romano Guar­di­ni – movi­men­to liturgico).

I para­metri prin­ci­pali sono i seguen­ti: la nuo­va chiesa ha una super­fi­cie com­p­lessi­va di 840 mq, di cui 650 mq sono rap­p­re­sen­tati solo dal­l’aula litur­gi­ca e i restanti 190 mq sono cos­ti­tu­iti dal­la sacres­tia, dagli uffi­ci e dai vani acces­sori che si svilup­pano dietro l’abside.

La chiesa, da dedi­care a Sant’Antonio di Pado­va, è idea­ta a nava­ta uni­ca con gli spazi orga­niz­za­ti in modo da pre­sentare l’immagine dell’Assemblea riu­ni­ta e con­sen­tire una parte­ci­pazione dei fedeli organ­i­ca ed ordi­na­ta, oltre che essere fun­zionale ai fini degli sposta­men­ti durante le varie azioni litur­giche. L’aula litur­gi­ca ha una mar­ca­ta direzion­al­ità che ripor­ta ver­so l’altare (pres­bi­te­rio non ple­nario, non si estende a tut­ti gli ele­men­ti litur­gi­ci), men­sa del sac­ri­fi­cio e del con­vi­to pasquale, che cos­ti­tu­isce il cen­tro gen­er­a­tore di tut­ta la com­po­sizione architet­ton­i­ca sot­to­lin­ea­ta dalle due travi prin­ci­pali in leg­no lamel­lare e dall’abside inon­da­ta di luce che deno­ta nat­u­ral­mente un carat­tere ascen­sion­ale che ripor­ta al sim­bo­lo del­la ricer­ca del­la fede e quin­di del­la nat­u­rale ten­sione dell’uomo ver­so Dio.

Sul lato destro, rispet­to all’ingresso, una sor­ta di nava­ta lat­erale ospi­ta la Cap­pel­la del San­tis­si­mo, il Coro e la Pen­iten­zieria. Questi ele­men­ti più bassi con­sentono anche un rac­cor­do alti­met­ri­co tra la chiesa e la stra­da lat­erale via Vit­to­rio Alfieri.
Alte vetrate in onice, fil­tra­no all’interno dell’aula una luce uni­ca, cal­da e avvolgente.
All’aula litur­gi­ca si accede attra­ver­so una por­ta cen­trale d’ingresso, che rap­p­re­sen­ta insieme al por­tale in mar­mo l’elemento sig­ni­fica­ti­vo del Cristo “por­ta” del gregge.
Al di sopra del­la por­ta, vi è una sor­ta di rosone di for­ma ret­tan­go­lare, come in molti esem­pi dell’architettura locale, che rap­p­re­sen­ta con il suo intrec­cio una serie di cro­ci, sen­za inizio e sen­za fine, ricor­do del­la pas­sione, morte e risur­rezione di Gesù che infine si libra e diven­ta seg­no vis­i­bile nel­la croce gre­ca superiore.
L’ampio sagra­to anti­s­tante, per­me­tte un rac­cor­do tra l’edificio e lo spazio cir­costante e in par­ti­co­lare con le vie lim­itrofe. Esprime il val­ore del­la “soglia”, dell’accoglienza e del rin­vio. Svolge la sua fun­zione di tramite e di fil­tro (non di bar­ri­era) nel rap­por­to con il con­testo urbano.

Explana­to­ry report of the project
Down­load report

Pho­to internal

Tech­ni­cal drawings

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