Detail of the project ed. 2024

com­p­­lesso-par­roc­chiale-san-mario-laquila / Italia

Design­er Arch. Leonar­do Nardis
Loca­tion L’Aquila via Mat­teo da Leonessa
Nation Italia
Design Team

Arch. Leonar­do Nardis, progettista
col­lab­o­ra­tori Arch. Ilar­ia Fabioc­chi, Ing. San­ti­no Cuc­chiel­la Prof. Francesco Pietropaoli, Arch. Loren­zo Nardis

Year 2018
Pho­to credits

Loren­zo Nardis

Pho­to external

Project descrip­tion

Chiesa di San Mario alla Tor­ret­ta, L’Aquila. La con­for­mazione estrema­mente vin­colante del ter­reno sot­to il pro­fi­lo alti­met­ri­co, carat­ter­iz­za­ta da un dis­liv­el­lo di cir­ca 7 metri lun­go l’asse nord-sud e la rel­a­ti­va esigua con­sis­ten­za del­la super­fi­cie uti­liz­z­abile, soli 2900 mq, uni­ta­mente al non facile rap­por­to spaziale con la via prin­ci­pale d’accesso, rispet­to alla quale il sito risul­ta in parte depres­so, ha reso nec­es­sario il supera­men­to di tali con­dizioni con la dis­tribuzione dei volu­mi su più liv­el­li, con­te­nen­do, per quan­to pos­si­bile, la super­fi­cie di cop­er­tu­ra. Ubi­can­do, per­tan­to, su più liv­el­li spazi non stret­ta­mente legati al Cul­to, quali aule per cat­e­ch­esi, salone par­roc­chiale, ed anche la casa canon­i­ca, si è potu­to in tal modo dare ugual­mente spazio all’esterno al Sagra­to con l’ampio atrio d’ingresso, e al por­ti­ca­to che, in tan­gen­za del­la chiesa e del cam­panile, col­le­ga all’esterno i due liv­el­li del com­p­lesso par­roc­chiale. Nel­la parte inter­ra­ta, è sta­to real­iz­za­to un ampio parcheg­gio, men­tre nel­la zona con­tigua semi inter­ra­ta sono sta­ti col­lo­cati alcu­ni uffi­ci del­la curia che ave­vano per­so le pro­prie sedi dopo il sis­ma del 6 aprile 2009. Sot­to il pro­fi­lo architet­ton­i­co, all’esterno, si è oper­a­ta una scelta di grande sem­plic­ità, com­po­nen­do volu­mi puri, espres­sivi delle fun­zioni ad essi affi­dati: la fac­cia­ta, par­al­lelepipedo che si incas­tra tra la cap­pel­la feri­ale ed il bat­tis­tero, è inte­sa qua­si come una reper­­to-citazione del­la tipi­ca fac­cia­ta quat­tro­cen­tesca aquilana; l’abside semi­cilin­dri­ca che si gen­era estraen­do il pro­prio vol­ume dal­la parete di fon­do del­la chiesa, diviene fon­dale prospet­ti­co del­la luce che canal­iz­za dall’alto; la corti­na com­pat­ta dei prospet­ti lat­er­ali scan­di­ta dalle ampie paraste semi­cilin­driche evi­den­zia con la pre­sen­za delle gran­di aper­ture cir­co­lari sovras­tan­ti la cop­er­tu­ra, il tema fon­da­men­tale del­la qual­ità e del­la sacral­ità del­la luce che il prog­et­to evo­ca all’interno dell’aula. Uno degli ele­men­ti più sig­ni­fica­tivi del­lo spazio inter­no è cos­ti­tu­ito dall’ uti­liz­zo dal­la luce zen­i­tale che fil­tra attra­ver­so i cami­ni di luce posti a liv­el­lo di cop­er­tu­ra che illu­mi­nano le pseu­do navate lat­er­ali e nel con­voglia­tore scul­tura pos­to al di sopra dell’altare, nell’area pres­bi­te­ri­ale. Il cor­po prin­ci­pale dell’edificio reli­gioso, è scan­di­to in suc­ces­sione dall’atrio carat­ter­iz­za­to da un grande ocu­lo cir­co­lare, luo­go di medi­azione tra il sagra­to e i volu­mi del bat­tis­tero e del­la cap­pel­la feri­ale i cui ingres­si inter­agis­cono pro­prio su questo spazio. Il por­ti­co, tan­gente alla chiesa e che invade il sagra­to, funge da col­lega­men­to e seg­no di con­ti­nu­ità con i locali par­roc­chiali, col­le­gan­do alla base il cam­panile iso­la­to, seg­no di riconosci­men­to a dis­tan­za di tut­to il com­p­lesso par­roc­chiale. All’ inter­no, l’aula mag­giore, introdot­ta dall’ ampia vetra­ta tri­par­ti­ta e dal taglio ver­ti­cale nel­la parte supe­ri­ore del­la fac­cia­ta, è cos­ti­tui­ta da un’ uni­ca nava­ta ret­tan­go­lare e da pseu­do navate lat­er­ali, def­i­nite da set­ti murari ret­ti­linei con tre cav­ità architravate.

Explana­to­ry report of the project
Down­load report

Pho­to internal

Tech­ni­cal drawings

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