Det­ta­glio del pro­get­to ed. 2016

amplia­­me­n­­to-cimi­­te­­ro-di-tesi­­mo-e-nuo­­va-cap­­pe­l­­la-fune­­ra­­ria / Wer­ner Tscholl + Andrea Palaia

Pro­get­ti­sta  Andrea Palaia
Loca­tion  Tesi­mo (Bol­za­no)
Desi­gn Team  

Arch. Wer­ner Tscholl
Ing. Andrea Palaia

Anno  2016
Cre­di­ti Fotografici  

Ale­xa Rai­ner (i1, i2, i3, i4, e3, e4)
Fede­ri­co Pado­va­ni (e1, e2)
Andrea Pala­ia (i5)

Foto ester­ni:

Descri­zio­ne del progetto

I cimi­te­ri sono luo­ghi che dovreb­be­ro comu­ni­ca­re distac­co dal tem­po. Ciò nono­stan­te è giu­sto che par­li­no la lin­gua del­la pro­pria epoca.
L’at­tua­le amplia­men­to del cimi­te­ro di Tesi­mo segue a quel­lo avve­nu­to nel seco­lo scor­so, che già allar­ga­va il sedi­me del­l’o­ri­gi­na­rio cimi­te­ro medie­va­le com­pre­so dal muro cir­co­la­re in pie­tra attor­no alla chie­sa di San­ta Maria Assunta.
L’in­ter­ven­to si pro­po­ne di rispet­ta­re la valen­za di luo­go cen­tra­le e aper­to per il pae­se, valo­riz­zan­do i per­cor­si pedo­na­li che lo attra­ver­sa­no ed evi­tan­do di rele­gar­lo ad un luo­go del cor­do­glio chiu­so in sé.
Inclu­de ter­re­ni adia­cen­ti, a val­le del cam­po di sepol­tu­ra esi­sten­te, e la vec­chia scuo­la ele­men­ta­re, ora con­ver­ti­ta in cap­pel­la fune­ra­ria. Con­fi­gu­ra un lie­ve pen­dio con­te­nu­to da un muro peri­me­tra­le che segue lo svi­lup­po del­la stra­da, in modo da evi­ta­re fron­ti trop­po alti.
L’aspetto dei nuo­vi muri in cemen­to boc­ciar­da­to non si disco­sta da quel­lo dei muri cir­co­stan­ti esi­sten­ti, costrui­ti in pie­tra e into­na­ca­ti, in modo da ave­re la miglio­re inte­gra­zio­ne nei vico­li del paese.
La ricer­ca del­la discre­zio­ne ed essen­zia­li­tà nel­l’in­ter­ven­to con l’u­ti­liz­zo di mate­ria­li e solu­zio­ni archi­tet­to­ni­che rispet­to­se del deli­ca­to con­te­sto urba­ni­sti­co ed archi­tet­to­ni­co pre­e­si­sten­te non ha impe­di­to di intro­dur­re il vetro, qua­le quin­ta tra­slu­cen­te sia in ester­no per il muro del­le urne, sia in inter­no a coro­na­men­to del­la nuo­va cap­pel­la funeraria.
Lastre float da 19 mm stra­ti­fi­ca­te a bloc­chi defi­ni­sco­no pare­ti di vetro mas­sic­cio spes­se da 20 a 50 cm e alte fino a più di 7 m.
I gio­chi di rifles­si, tra­spa­ren­ze, rifra­zio­ni diven­ta­no con­fi­ne incer­to del­lo spa­zio, come è incer­to e razio­nal­men­te imper­scru­ta­bi­le il limi­te tra la vita e la mor­te; la ver­ti­ca­li­tà del­le lastre acco­sta­te l’u­na all’al­tra muo­ve lo sguar­do ver­so l’al­to a dise­gna­re il viag­gio del­l’a­ni­ma da ter­ra a cielo.

Rela­zio­ne illu­stra­ti­va del progetto
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Foto inter­ni

Dise­gni tecnici

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